MUSEI DI FELTRE: Museo Civico, Via Luzzo 23. Galleria d'Arte Moderna e Museo del Ferro Battuto "Carlo Rizzarda", Via Paradiso 8. Museo Diocesano d'Arte Sacra, Antico Vescovado, Via Paradiso 19. Info Musei: 0439.885242
Cronologia Storia di Feltre, Signora delle Dolomiti: Vai in fondo alla pagina

sabato 28 aprile 2012

Pubblicata la mappa Asslib di Feltre Centro Storico. Feltre Mese, nuova serie, n. 2/1, aprile 2012.

Sul foglio Feltre Mese di aprile 2012 è stata pubblicata la mappa di Feltre Centro Storico. Inoltre, diamo i titoli di alcune informazioni: FELTRE, APPARE - TURISMO È LAVORO - FELTRE, SIGNORA DELLE DOLOMITI - LE LAPIDI CANCELLATE- AREA ARCHEOLOGICA - DUOMO CON ABSIDE "SPOSTATA" - OSSERVATORIO TURISMO ASSLIB: IMPEGNI 2012.
Il foglio è in diffusione territoriale con il sistema porta a porta. Copie sono a disposizione in Osservatorio Turismo Asslib, Via Luzzo 7, Feltre (BL). Sito dedicato: www.feltremese.blogspot.com
Riportiamo alcuni testi:

FELTRE, SIGNORA
DELLE DOLOMITI
Feltre, già in epoca romana, era Signora di territori oggi inseriti nelle province di Belluno, Trento, Treviso, Vicenza. Le strade, commerciali e la militare Claudia Augusta Altinate, la toccavano quale punto nevralgico. La geografia dei fiumi, Piave e Brenta, le Dolomiti Bellunesi fino alle Pale di San Martino, erano i suoi confini naturali, spinti a comprendere Pergine, a dieci chilometri da Trento.
Nel 1404, con Belluno, Bassano, Vicenza, entra quale baluardo di terraferma a far parte della Serenissima.
Vedi: www.dolomitisignora.blogspot.com

LE LAPIDI CANCELLATE 
La curiosità dei visitatori della Cittadella di Feltre, entro le mura, riguarda le numerose lapidi, su vari palazzi del centro storico, con scritte cancellate. "Perché?", si chiedono, "Chi è stato?". Fu Venezia, nel 1691, a scalpellinare le lapidi riferite ai suoi Rettori. Dice il Pellin nella Soria di Feltre (Tip. Panfilo Castaldi, Feltre, 1944) "...che il Doge vietò di innalzare statue e lapidi ai Rettori uscenti di carica (alcune iscrizioni secentiste e troppo adulatorie vennero scalpellate)...". Poi, nel 1797, furono le Armate francesi a completare l’opera. Il Generale Massena dirige su Feltre e Il 13 marzo, le sue truppe, occupano la città. Conseguenza è la cancellazione delle scritte sulle lapidi dei palazzi nobiliari e del potere veneziano.

AREA ARCHEOLOGICA
Inaugurata nel 1995, sotto il sagrato del Duomo, si trova una vasta area archeologica che testimonia antiche fasi della storia di Feltre, in primo luogo di Feltria Municipio di Roma.
Tratti di strada lastricata, pavimenti a mosaico e intonaci decorati di abitazione, nuclei adibiti a bottega. 
La visita è agevolata, nei percorsi, da passerelle che consentono una precisa osservazione dei resti e degli ambienti. Sono in luce costruzioni più tarde, di epoca medioevale. Le opere sono curate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto.
L’accesso all’area è garantito dall’Associazione Il Fondaco per Feltre, Tel. 0439.83879.
MUSEI DI FELTRE: Museo Civico, Via Luzzo 23. Galleria d'Arte Moderna e Museo del Ferro Battuto "Carlo Rizzarda", Via Paradiso 8. Museo Diocesano d'Arte Sacra, Antico Vescovado, Via Paradiso 19. Info Musei: 0439.885242. 

DUOMO CON ABSIDE “SPOSTATA”
Ci è stata posta una domanda particolare: "Dove si trova, a Feltre, la chiesa con l'abside spostata, a significare il capo reclinato di Cristo in croce?".
Ecco la risposta.
L'abside del Duomo, Concattedrale di Feltre titolata a San Pietro Apostolo, è effettivamente spostata a sinistra rispetto all'asse in pianta della chiesa. Riportiamo da Una Guida per Feltre, di Lele Taborgna, gennaio 1994: "Il visitatore si accorge dei rifacimenti non appena oltrepassato l'ingresso centrale; può notare che l'altar maggiore è fuori asse rispetto alla pianta della chiesa: per entrare in linea retta con la parte antica della Cattedrale, abside, presbiterio, altari maggiore e laterali, occorre porsi ad un paio di metri sulla destra dell'ingresso principale". Altri esempi di chiese con abside spostata sono a Trento e L’Aquila. Vedi: www.guidafeltre.blogspot.com

Le realizzazioni  fotografiche, grafiche, testuali e creative sono di Lele Taorgna. 

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